
Cosa si intende per disturbi del movimento
Con il termine disturbi del movimento si indica un ampio gruppo di condizioni neurologiche caratterizzate da alterazioni nel controllo motorio. In altre parole si tratta di situazioni in cui il corpo si muove troppo poco o in modo eccessivo, senza che ci sia un intento volontario.
A seconda della direzione del disturbo si distinguono due grandi categorie: i disturbi ipocinetici, in cui i movimenti sono rallentati o ridotti; e i disturbi ipercinetici, che comportano movimenti involontari e incontrollati.
Queste condizioni, spesso croniche e progressive, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, interferendo con azioni semplici come camminare, scrivere o parlare. Comprendere le caratteristiche dei disturbi del movimento è il primo passo per identificarli precocemente e orientarsi verso il trattamento più adatto.
Distonia e tremori: quando il movimento sfugge al controllo
Tra i disturbi del movimento più comuni e impattanti troviamo la distonia e i tremori. La distonia è caratterizzata da contrazioni muscolari involontarie, che causano movimenti ripetitivi o posture anomale.
Può colpire singole parti del corpo – come nel caso del crampo dello scrivano o della distonia cervicale – oppure presentarsi in forma più estesa e generalizzata.
I tremori, invece, sono movimenti ritmici e involontari, come quelli che interessano mani, testa o voce. Il tremore essenziale è tra i più diffusi, spesso benigno ma debilitante.
Entrambi i disturbi possono comparire a qualsiasi età e avere cause diverse: genetiche, acquisite, o idiopatiche (senza causa apparente). Inoltre non di rado si sovrappongono ad altre condizioni neurologiche come il Parkinson. Sebbene non sempre sia possibile arrivare a una guarigione completa, la diagnosi precoce e il trattamento mirato possono ridurre significativamente i sintomi, migliorando la quotidianità di chi ne è affetto.
Cause e fattori di rischio: un quadro complesso
I disturbi del movimento sono spesso espressione di un’alterazione del funzionamento del cervello, in particolare dei gangli della base, strutture profonde coinvolte nel controllo motorio.
Le cause possono essere molteplici e di natura molto diversa. Alcune sono genetiche, come nella malattia di Huntington o in certe forme di distonia ereditaria.
Altre volte si tratta di cause acquisite, ad esempio traumi, infezioni, uso prolungato di alcuni farmaci (come gli antipsicotici), oppure esposizione a sostanze tossiche.
In molti casi, tuttavia, l’origine rimane sconosciuta: si parla allora di forme idiopatiche.
Anche fattori psicologici o stress intensi possono scatenare o peggiorare i sintomi, soprattutto nelle forme funzionali. Alcuni disturbi metabolici, come la carenza di ferro o alterazioni nel metabolismo del rame, sono stati associati a tremori o ad altri movimenti anomali. Comprendere l’origine del disturbo è il primo passo per scegliere il trattamento più efficace e personalizzato.
Trattamenti attuali: farmaci, fisioterapia e tossina botulinica
Il trattamento dei disturbi del movimento varia in base alla causa e alla forma clinica, con l’obiettivo principale di ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Nelle forme ipercinetiche come la distonia, si ricorre spesso all’uso di farmaci miorilassanti, anticolinergici o benzodiazepine, efficaci nel contenere spasmi e contrazioni muscolari.
Un’altra opzione molto diffusa è la tossina botulinica, che viene iniettata localmente nei muscoli coinvolti per ridurre temporaneamente l’attività muscolare anomala.
Questo trattamento è considerato il “gold standard” per molte forme focali di distonia, come il blefarospasmo o il torcicollo spasmodico.
In parallelo, la riabilitazione neuromotoria gioca un ruolo fondamentale: esercizi di stretching, tecniche di rilassamento e terapie sensoriali aiutano a recuperare il controllo motorio e ad alleviare le tensioni. Non sempre, però, queste terapie risultano sufficienti, motivo per cui si guarda con sempre maggior interesse a soluzioni innovative come la TMS.
Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS): una nuova frontiera
Negli ultimi anni la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) ha attirato l’attenzione del mondo scientifico per il suo potenziale nel trattamento dei disturbi del movimento. Si tratta di una tecnica non invasiva che utilizza impulsi magnetici per modulare l’attività delle aree cerebrali coinvolte nel controllo motorio.
A differenza di altre terapie la TMS non richiede anestesia né interventi chirurgici, il che la rende adatta anche a pazienti più fragili o particolarmente resistenti ad altri trattamenti.
Nello specifico la TMS ha mostrato risultati promettenti nella distonia focale, in disturbi come il crampo dello scrivano, ma è ad oggi oggetto di studio anche in altri contesti clinici, come il tremore essenziale o la distonia cervicale.
Gli effetti sono spesso cumulativi, con benefici che possono durare nel tempo dopo poche sedute.
Negli ambulatori NeuroSalus, dove la TMS viene già praticata, i pazienti con disturbi del movimento possono trovare un percorso terapeutico innovativo, sicuro e personalizzato.
Il contributo di NeuroSalus: un approccio integrato alla TMS
In NeuroSalus, la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è parte di un approccio terapeutico integrato per i disturbi del movimento.
I pazienti vengono seguiti da un’équipe multidisciplinare che valuta attentamente la sintomatologia, le cause sottostanti e le possibili sinergie tra terapie farmacologiche, riabilitative e di neurostimolazione. La TMS viene applicata secondo protocolli personalizzati, con sedute mirate a stimolare le aree cerebrali coinvolte nel controllo motorio, migliorando la qualità dei movimenti e riducendo spasmi e tremori.
Grazie alla continua attività di ricerca e sperimentazione, NeuroSalus è oggi un punto di riferimento per chi cerca trattamenti innovativi e non invasivi.
I nostri ambulatori offrono ai pazienti non solo la possibilità di accedere a tecniche avanzate come la TMS, ma anche la sicurezza di un percorso clinico seguito con attenzione, empatia e rigore scientifico.
Una nuova opportunità per chi convive con la distonia e altri disturbi del movimento.
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